Ricerca Pedagogica
Un programma educativo ambientale a favore degli educatori e degli insegnanti
Nei nuovi spazi, il CNR, l’Università Federico II di Napoli, INDIRE, fondazioni associazioni e imprese sociali contribuiranno ad avviare un progetto educativo speciale, interamente centrato sull’ambiente.
Parteciperanno, insieme, a sperimentare un nuovo completo ciclo educativo: dai servizi di nido fino alle scuole secondarie di primo grado che saranno tutti uniformati alla nuova cultura ambientale e ai temi della salvaguardia del pianeta.
Nido e scuole gestite dall’Impresa sociale “Dalla Parte Dei Bambini”
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483 tra bambini e ragazzi, saranno coinvolti 80 tra insegnanti, educatori e laboratoristi e personale ATA, più di 100 i nuovi posti di lavoro che saranno creati.
La formazione del corpo docente e la realizzazione della parte educativo-ambientale del progetto saranno oggetto di un progetto triennale, affidato a esperti ed enti tra cui l’Istituto di Bioeconomia del CNR e il Dipartimento di Economia e Politica Agraria dell’Università Federico II di Napoli.
La nuova scuola sarà a vocazione ambientale
Non sarà né che si limita alla piantumazione di alberi, in un quartiere che peraltro svetta a livello europeo per la quasi assoluta mancanza di verde.
Tutto il corpo docente segue per tre anni uno speciale programma di formazione sui temi ambientali, condotto da specialisti, ricercatori, esperti.
La formazione ambientale indirizzata agli insegnanti di nido, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado si struttura attraverso percorsi differenziati, negli ambiti e per gradi di scuola. L’educazione e la competenza ambientale è trasversale alle aree disciplinari e, per così dire, pervasiva nel processo di apprendimento e poi di insegnamento.
I percorsi formativi rivolti ai docenti e al personale scolastico tutto, nel triennio 2024/2026, seguiranno tematiche, sperimentazioni e ricerche centrate sull’ambiente, la sua salvaguardia e lo sviluppo sostenibile.
La formazione sarà esperienziale.
Ai partecipanti è richiesto di interagire con l’ambiente in cui agiscono con ricerche e ricerc-azioni, in dialogo con il territorio, per abitarlo e ambientarvi le esperienze educative.
Gli alunni da 0 a 14 anni che frequenteranno EDUQA potranno disporre di 600 mq di aule giardino, un Garden Lab in cui si svolgerà la didattica scolastica, progettato dai ricercatori del CNR-Istituto di Bioeconomia di Firenze e dal Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, realizzato da AEFFE e Fastigiata srl
I bambini e i ragazzi trascorreranno gran parte della giornata in un edificio ecosostenibile, alimentato con fonti alternative, antisismico e ad alto efficientamento energetico.
Sperimentare insieme, scuole dei quartieri spagnoli e
del quartiere forcella
L’Istituto Comprensivo “A. Ristori”, a Forcella, e le “Scuole Dalla Parte Dei Bambini”, ai Quartieri Spagnoli, nel primo triennio collaboreranno nella formazione dei docenti, confrontandosi sulle modalità di coinvolgimento dei genitori e della comunità educante, valorizzando le pratiche migliori per le scuole delle aree più esposte alla povertà educativa.
Animeranno, insieme a docenti e studenti del Liceo “A. Genovesi”, una riflessione sulle pratiche educative.
L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare realizzerà un percorso interattivo per i bambini e i ragazzi, che potranno divertirsi a esplorare con un approccio ludico e partecipato i costituenti della materia e la struttura dell’universo, partendo dall’osservazione sensoriale più immediata delle proprietà degli oggetti e della volta celeste.
Centro internazionale di ricerca educativa
All’interno del complesso educativo a carattere ambientale, troverà sede e opererà un Centro Internazionale di Ricerca Educativa, che ospiterà in residenze pedagogiche di una o più settimane i più innovativi pedagogisti nazionali e internazionali, chiamati a risiedere a Napoli, nei Quartieri Spagnoli, per sperimentare direttamente con insegnanti e alunni le proprie ricerche educative.
Il Centro Internazionale (alla cui programmazione parteciperanno stabilmente alcune esperienze spagnole e del Regno Unito) sarà impegnato anche nella sperimentazione di nuove tecnologie e vedrà la collaborazione di Università italiane e di studiosi delle scienze pedagogiche, responsabili del board scientifico (che ne disegnerà i programmi triennalmente).